Certi giorni

Accade in certi giorni; di sentirsi come una corda di un violino. Tesa
E come una molla, compressa. Pronta a scattare; se appena il gancio che la blocca si allenta.

Spero che il gancio oggi non ceda di un millimetro...

Nè la musica, il lavoro, né la scrittura sembrano allentare l'agitazione e la tensione. Ho provato con un manufatto della tecnologia per recuperare un surrogato di rilassamento. Ma oggi non funziona manco quello...

Forse é il caldo, l'afa della notte che mi ha dato un sonno breve ed agitato... Potrei dire, se ignorassi di certe conoscenze o se non volessi vedere di altro. Ma così non é.

La domanda resta inevasa: cosa di tutto quanto che é accaduto da ieri sera ad ora, ora che scrivo, ne é stata la causa!

Forse i miei sogni agitati? Forse la notizia di quel motociclista che ha falciato, nel cremonese, due donne ed una bambina. In realtà continuo a pensare a lui. A come titolava l'articolo e al quanto diverso contenuto riportava poi. Ai motivi, o forse cause, di questa tragedia: errore banale - anche se banale é un aggettivo molto cinico se applicato ad un contesto del genere. Rabbia? Autolesionismo?

A quanto sia complicato e complesso ma nello stesso tempo delicato vivere. A volte sembra un gioco al massacro...

E poi leggo che qualcuno bandisce videogiochi perché istiganti violenza.

Le due notizie stridono come freni che provano a bloccare un auto lanciata a folle velocità su di una autostrada.

Ma forse dare un nome alle cose ha allentato la tensione

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