Senza senso

Era la quarta volta, in altrettanti giorni, che parcheggiavo il mio catorcio nel medesimo posto: una piazzola di sosta lungo una strada provinciale ad elevato scorrimento. Al fianco dell'ingresso erano piazzati uno o due cassonetti dell'immondizia: di quelli verdi in plastica rigida.

Ogni volta che avevo fatto manovra con il catorcio ero stato costretto a destreggiarmi tra l'immondizia che, dopo aver riempito completamente, fino a strabordare, i due cassonetti, aveva successivamente iniziato ad invadare la pavimentazione della piazzola di sosta.

L'invasione si sviluppava cosi repentina che l'ultima volta, mentre effettuavo l'ennesima manovra, con terrore avevo pensato alla concreta possibilita' che all'uscita sarei rimasto bloccato dai cartoni e buste nere stracolme, che a quel tempo avrebbero sicuramente bloccato l'ingresso della piazzola. E fortuna voleva che fosse dicembre e non agosto: quale fetido odore avrebbe altrimenti accompagnato la mia permanenza forzata in quella piazzola...

Per fortuna l'avanzata si era arrestata o forse semplicemente aveva rallentato per qualche miracoloso motivo ed io ero riuscito ad evadere dalla piazzola di sosta quando qualche ora piu' tardi ero risalito sul catorcio per tornare a casa dei miei...

Una situazione a dir poco assurda, ma in realta' mi dava solo nausea e sarei voluto fuggire di li e dimenticare. Ma non potevo: ero bloccato in quella citta' ancora per un paio di giorni e mi toccava subire. Tutto ed in silenzio...

Ma l'assurdo non era questo; l'assurdo non era nemmeno il fatto che quella piazzola invasa dall'immondizia non fosse l'unica zona della citta' ad essere colpita dal fenomeno. Ancora, l'assurdo non era nemmeno il fatto che tutto cio' fosse reale e non frutto dell'immaginazione mia o di altri; ne' il fatto che la situazione perdurasse da giorni, settimane, forse mesi... non so.

No! L'assurdo era vedere che gli abitanti di quella citta', tutti indistintamente, dai piu' giovani ai piu' anziani, uomini, donne... Chiunque in quella citta' continuava a muoversi, a viaggiare, a lavorare, a vivere come se; come se quella immondizia non esistesse. O peggio come se quell'immondizia fosse naturale come l'erba che cresce lungo i muri ed i marciapiedi.

Scene da un altro mondo: e loro indifferenti, quasi gaudenti di quel suicidio che elevavano a status... elite di pochi, premiati da un dio benevole, dotati di fantasia, immaginazione creativa, che rende immondizia una rappresentazione teatrale. Ma l'immondizia resta tale, sempre! In estate diventera' immondizia marcescente...

Ed io che continuo a domandare di me, delle mie scelte, a provare di pensare su cio' che combatto, su cio' che provo da anni a cambiare ed ancor prima a cercar di capire se sia giusto farlo; nella paura, a volte terrore di essere condannato a non riuscirci mai, perche' le cose forse veramente son cosi e tali devono restare. Ed io che, un attimo dopo, rinfrancato dalla piu', apparentemente, stupida delle cose: a volte un'immagine, il coraggio di una giovane donna, a volte la sua tenerezza, forse la sua dolcezza; piu' raramente, la ricerca di un uomo... io che ritorno a combattere le mie angosce e con rinvigorita energia riesco ad illuminare la mia esistenza....

Per un po', a volte solo un po'; giusto il tempo e lo spazio per sapere di una giovane donna che forte di se' e della sua esistenza prova ad essere, nonostante gli altri... gli altri che non comprendono o che forse si rifiutano di comprendere e disprezzano la donna per la sua solitudine.


Tentare, provare a vivere al meglio di se' e' un'obbligo nei confronti di noi stessi e di tutti quanti precedendoci hanno provato a farlo: fallito o meno che abbiano...

A natale tutti son più buoni

E' vero!!!(?)

Qualcuno, che, ignoro il motivo, ho reso furioso in enarrabile grado e mi ha dato dell'anormale imputandone l'origine a cause genetiche...
E' capitato che qualcuno, in occasione della santa festività, mi abbai fatto gli auguri!

Continuo a perseverare nel mio stato di anormalità: non capisco!

Sia come sia, io son nazista solo sul lavoro...

A tutti i solitari errabondi che abbiano a passare da queste parti

Buone Feste