Proteste

Vive e tumultuose....

In tv c'e' un tizio, dall'aria di un rampante e giovane manager di industria; in realta' forse e' un avvocato, chissa'...

E' molto infervorato nei suoi discorsi, e sembra tutto preso e compreso in essi....

Sembravano discorsi importanti ed invece ho scoperto che:
  • lui e' un direttore di giornale
  • il giornale e' uno di quelli sportivi
  • l'argomento era il calcio, le condanne e la degenerazione dei fattacci dell'estate.
Mi viene in mente l'ultima scena di un film che ho visto pochi giorni fa. Il film era un'anime e nulla aveva a che vedere con il calcio, ma quell'immagine mi e' venuta alla mente, prepotente e non evocata, quasi dotata di una propria esistenza....
Gia' la scena, dovrei descriverla visto che l'ho invocata...

Che schifo!

Quando il sorriso provoca rabbia

Mi corre un dubbio, nel vedere il sorriso del filoso rocco buttiglione che accompagna il suo dire senza senso su di un argomento che forse andrebbe sciolto e vissuto nell'intimo di una camera da letto e non in tv....

Ma tant'e'; la tv invade e noi la lasciamo fare. Anzi (il piu'?) delle volte siamo noi a chiederglielo...

Il dubbio!

Sarebbe eccessivo proporre di introdurre il Nostro in una camera e lasciarlo ivi giusto il tempo che un gas, lasciato ad invadere l'ambiente, si sostituisse completamente al vitale ossigeno?

Diciamo quindici giorni.

Il gas potrebbe sceglierlo il soggetto, non vorrei sembrare eccessivo e dittatoriale... Le liberta' altrui hanno sempre molto valore!

The invariants and the life

That was a too much amuzing fortune to be left unsaid to the world

So, here it's

The sum of the intelligence of the world is constant.
The population is, of course, growing.

Ninna Nanna

Che io abbia in gran interesse i cartoni animati giapponesi, quelli dei cosidetti "mostri robot"; cosidetti ai tempi della mia fanciullezza negli anni '70; adesso..., non saprei.
Beh, cio' e' noto.
L'ho scritto, l'ho scritto nei post di questo blog , l'ho scritto nel mio profilo, ancora su questo blog.

Che questo gran interesse, in cui, io, tengo i cartoni giapponesi, sia vago indice di, se non proprio una tendenza alla depressione, sicuramente alla melanconia ed anche, forse, al rifiuto di abbandonare l'incanto e lo stupore dell'ingenuita' infantile...
Beh, forse questo potrebbe non essere immediatamente evidente alla mente poco avvezza all'analisi; forse una vaga intuizione di una dissonanza, una disarmonia potrebbe tuttavia farsi strada, da subito, anche in essa...

E verrei etichettato sic et simpliciter come uno stupido, un uomo cresciuto ed ancora bambino!

Ma che possa, io, oggi! Non venti o venticinque anni fa, restare colpito, stravolto, ci giro intorno e indugio, per vergogna, ad utilizzare il verbo esatto e che lascero' nel universo fantastico delle parole non dette, a solleticare la fantasia di chi voglia...
Colpito da una donna (ragazzina) di uno di quei cartoni giapponesi...

Mi rende ancora piu' incantato, stupito, smarrito, perso...

Andro' a letto, a dormire...

E questo pensiero, come ninna nanna a cullarmi, sara' la mia cetra di orfeo.

Fuori il mondo continua a massacrarsi
Fuori il mondo continua a non comprendere
A non comprendere l'inutilita' di farsi male da solo
Nella vanagloriosa presunzione
L'idea di chi pensa di essere migliore di chi