Grave for fireflies

Depresso quasi come non mai, mi sono immerso in una lunga sessione cinematografica; ma ho scelto di guardare anime e non film.
E' una passione fiorita, o forse rinata, da poco, pochi mesi. E mi son visto una tombra per le lucciole - Hotaru no haka é il titolo jappa. Forse avevo raggiunto il fondo e non riuscivo nemmeno più a raschiarlo; non avevo troppe emozioni da spendere, solo la mia depressione e quindi questo mi ha salvato. Mi ha salvato da una tristezza infinita in cui sarei caduto se avessi visto il film in altro momento.

La storia é ispirata ad una novella autobiografica di tale Akiyuki Nosaka il quale perse, a causa della mal nutrizione, la propria sorellina al tempo della seconda guerra mondiale. Nell'anime i protagonisti, invece, muoiono entrambi: ma si sa' i giapponesi son quelli dei piloti kamikaze e dell'onore da salvare a tutti i costi...
Due elementi nel film, credo, concorrono da un lato a rendere comunque lieve ed avvincente il racconto, dall'altro ancor più triste e commovente il finale. Finale che per altro si conosce in partenza: dalla prima scena e dalla prima battuta del protagonista; moribondo in un locale della stazione dei treni di una città qualsiasi del giappone.

La leggerezza dei due ragazzini, la loro fiducia senza limiti nel proprio futuro; ciò che forse rende meno sofferta e pesante la situazione di povertà che sin da subito li travolge e che man mano sconfina nell'indigenza completa ed assoluta.

L'altro elemento é il profondissimo affetto che lega entrambi i fratelli che evita loro di trasformarsi in egoisti e violenti, e nei confronti l'uno dell'altro e nei confronti degli estranei, degli altri, finanche quando la situazione precipita e loro non hanno più nulla: né cibo, né vestiti, né soldi.


Hotaru no haka, la depressione non me la fatta passare; nemmeno l'ha attenuata... Ma é un bel film. Leggero e delicato ed insieme triste

No comments: