Il medico e l'avvocato

- "....simo attento al tram!"
- "Quale tram?!!..."
Effettivamente - pensavo io - dov'é sto tram? Poi un fulmine sulla mia strada per Damasco mi aveva illuminato il cammino: il tram era lì dove tutti i tram si ritrovano a viaggiare!
Lungo la sede tramviaria, che divideva le due carreggiate di una strada alla periferia della città in una silente notte alle due passate da un pezzo del sabato notte, il tram procedeva anche'esso silenzio e mesto...
"Massimo muoviti!!!" - continuava a incitare con voce calma il dottore a suo marito.
"Ma perché? Quale tram, dov'é..." - continuava, di rimando, a ripetere meccanicamente quanto pacatamente l'avvocato ubriaco del suo litro e più di vino trangugiato poco prima in una sconosciuta taverna nascosta nell'umido freddo dei navigli di milano
Intanto il tram aveva iniziato a lampeggiare ed accennato un timido tentativo di frenata che per altro non sembrava produrre alcun risultato; ed io, seduto sul sedile posteriore destro del suv che ospitava, oltre ai cinque esseri umani, due cani cuccioli ma già di svariate decine di chili di peso, iniziavo a fare pensieri e a pormi domande tra il filosofico e il macabro
"Potrei morire! Il tram si sfracellerebbe sulla fiancata della macchina ed io verrei ridotto in poltiglia..." ma subito dopo una possibilità mi rasserenava: "Ma mica posso morire in un modo cosi stupido (o forse eras emplice?!) " ed ancora "Qui in auto nessuno grida, nemmeno le donne! Che pure sono in maggioranza...Fuori! Fuori tutto é silente; ed anche il tram muto sembra quasi riuscire a fermarsi..." ma poi il dubbio di nuovo prendeva il controllo dei miei pensieri . "Esiste mai un modo intelligente di morire....?"
Nel frattempo l'avvocato per un motivo a noi, e forse a lui stesso oscuro era riuscito a muovere di qualche metro la macchina ma l'aveva fatta spegnere subito dopo: adesso la macchina offriva generosa il suo fianco destro al cunedo del tram il cui conducente avendo visto i successi dell'ardito pilota nel sotttrarsi al pericolo dell'imminente impatto, avevo vigorosamente ripreso la marcia del proprio mezzo riponendo nello stanzino buio del suo cervello l'idea e l'azione di una vigorosa frenata.
Io sempre più preoccupato nel fondo della macchina iniziavo ad accompagnare i miei pensieri e le mie teorie sulla probabilità di morti stupide e l'impossibilità di altre intelligenti con tentativi di soluzioni estemporanee quanto istintuali.
Mi ero spostasto verso l'interno dell'automobile accalcandomi sul corpo della mia compagna la quale non fiatava e non capivo se fosse per il terrore o semplicemente perché il mio corpo che premeva sul suo le impedisse financo di respirare.

"Almeno così - e nel pensare mi guardavo intorno, prendevo mentalmente misure, calcolavo traiettorie e danni, se urto ci sarà i danni saranno minimi: al più mi colpirà di striscio, forse perderò qualche costa, molto probabilmente una frattura al braccio... ma almeno non mi prenderà in pieno! La vità sarà preservata..."

- "Massimoooo vuoi partire??!!!" mia cugina aveva incitato l'amico a lasciare il luogo che ormai vedeva sempre più vicino il muso del tram
- "Eh ma non si muove la macchina ale..." aveva risposto il pilota mentre portava le sue mani lontane dal volante e ben in vista a mo' di meccanico di F1 al pit stop
- "Eh certo massimo - aveva incalzato la moglie - Se non la metti in moto non partirà mai... la macchina!" e nel contempo aveva girato la chiave dell'accensione visto che il suo consorte, totale preda dei fumi dell'alcool, non sapeva più cosa farsene delle proprie mani che posava ovunque men che sul volante...

Io nel frattempo avevo ripetuto il rosario delle teorie sui mondi possibili e sulle combinatorie dei possibili chissà ormai quante volte: nulla cambiava se non la distanza tra il mio fegato ed il muso del tram! Sempre più breve...

Poi come d'incanto: il tram si arresta, a poco più di cinque cm dall'automobile e dal mio fegato; l'automobile riparte. Un bel
rischio: nel ripartire il mezzo si era trovato nella corsia sbagliata e faccia a faccia con un'altra automobile. Certo da urto laterale tram contro suv ad urto frontale automobile contro suv chissà chi avrebbe vinto (o forse sarebbe il caso di dire perso??!)

Potrebbe sembrare la sceneggiatura abbozzata e mal riuscita di uno scrittore alle prime armi per un film di terza categoria....

Potrebbe si, forse... E tuttavia

è solo realtà

1 comment:

Anonymous said...

Non ci credo...