Donne da bar

Provo a rasserenarmi ripensando al bar di stamattina...

Piccolo, non troppo luminoso. I prodotti erano mal esposti per la mancanza di spazio: tutti gli uni affiancati agli altri.
Ma non c'era disordine, in qualche modo tutto aveva una sua armonia ed io passando avevo notato dei dolci in vetrina.
''Specialita' siciliane'' riportava una insegna sull'ingresso, ma qualcosa che avevo notato in precedenza faceva a cazzotti con quest'ultima scoperta.

Sono entrato ed ho ordinato un caffe'. Ero depresso e scoraggiato, dopo tre mesi ero riuscito finalmente a trovare un lavoro ma qualcosa non mi convincenva ancora nel contratto.
Avevo iniziato a guardare le due donne che armeggiavano con le tazzine ed i cucchiaini da caffe dietro l'asse del bar. Erano due senegalesi. La pelle color dell'ebano, bellissime e dallo sguardo fiero, come mi e' sempre capitato di notare in tutte le donne nere africane.
La piu' giovane, credo, mi ha servito e non capiva l'italiano: io almeno ''water'' riesco a pronunciarlo in inglese. E il mio grazie e' stato un sorriso; cosi come il suo prego.

Il caffe' era come quello di un qualsiasi bar di roma tenuto da romani bianchi - io poi sono napoletano...
Ma quelle due donne, la loro pelle, il loro sorriso pulito, sincero, i loro grandi occhi rotondi e neri, mi hanno ammaliato. Stravolto.
Sono uscito dal bar con due idee nella testa: una era quella di ritornarci nei giorni che verranno.
L'altra era che la depressione aveva lasciato il posto ad un vago senso di leggerezza e benessere.

1 comment:

Anonymous said...

Niente sega?